Un’altra settimana molto particolare, ricca di nuove esperienze!
La cosa che attendevo da inizio mese si è svolta: LTC di Pisa!
Durante questo Local Training Course, sono stato uno dei trainer ( per quanto non abbia nessuna competenza particolare) e ho parlato di HR, anche se in realtà la cosa di cui ho trattato maggiormente è stato il team building e consigli sullo svolgimento di un evento, dando particolare enfasi alla motivazione personale.
2 giorni ( o quasi) a Pisa mi sono serviti anche per immergermi di nuovo nella realtà italiana e apprezzare ancora una volta le piccole cose che, dopo un mese e mezzo di vita qui a Bucharest, ormai stavano andando dimenticate:
Il gusto di un buon caffè la mattina e la pasta alla crema o la pizzetta, capire quello che la gente intorno a me dice, riconoscere la parlata di un sardo da quella di un fiorentino, il bidet, la pizza italiana, lo spritz con tutta la cultura dell’aperitivo, il mangiare alle 20:30, e tanto altro.
La cosa più strana però è stato il fatto che, nonostante fossi in Italia, sentivo passo dopo passo, il desiderio sempre più grande di tornare a Bucharest. Credo di starmi affezionando a questa città e a questa cultura (per quanto se ne riesca a percepire in una capitale).
Ma ho avuto l’occasione di rivedere vecchi amici e condividere con loro un’altra fantastica esperienza, sapendo che presto, li rivedro’ ancora.
Il viaggio è stato lungo, e ho rischiato anche di perdere l’aereo per tornare in Romania, ma è stato stimolante. All’andata ad esempio ho incontrato un ragazzo di circa 40 anni, con un enorme bagaglio di esperienza e molto simpatico e alla mano ( meno male che hanno inventato blablacar).
Tornato qui a Bucharest, non è mancato un bentornato a casa da parte di alcuni ragazzi erasmus con una serata a base di pierogi e vodka.
L’atmosfera natalizia è palpabile qui a Bucharest grazie ai prodotti tipici, le luminarie, i diversi mercatini etc.
Oggi ad esempio sono andato al mercatino natalizio allestito in Piata Universitate.
Li c’era un palco per un concerto e possibilità di comprare un sacco di prodotti tipici dal vino caldo sino ai costumi tradizionali rumeni.
Ancora una volta sono stato sbalordito dalla cordialità e apertura mentale di questa cultura:
Camminando per il mercatino, una signora sentendo che parlavamo spagnolo, ci ha fermati dicendoci che conosceva la lingua latina che parlavamo, spiegandoci che in alcune scuole imparano lo spagnolo e l’italiano e ( qui avviene il colpo di scena) compra in una bancarella, dove è avvenuto l’incontro, due oggetti tradizionali, regalandoceli come segno del nostro incontro.
Domani, inoltre sarà festa nazionale qui in Romania, il festeggiamento della formazione del paese così com’è oggi.
Comunque come al solito, vi lascio con le foto di alcuni momenti descritti: