Un respiro, nulla più

Ormai sono arrivati gli ultimi momenti in Romania, domani infatti, prenderò il volo che mi porterà nuovamente in Italia definitivamente.

In questo mese sono successe parecchie cose, dopotutto era l’ultimo. Spero di ricordarmi tutto.
Sfortunatamente non potrò mettere come al solito le immagini relative ai viaggio che ho fatto, perchè durante un festival a Costanza, mi è stato rubato il telefono, ma ci arriverò poi.

Dall’ultimo post, durante il mese di aprile, sono andato in palestra, svolto attività coi bambini, pubblicizzato la Summer University di Aegee Cagliari, e altre cosette giornaliere.

Ci sono state molte uscite a bere con i coinquilini per festeggiare il loro ritorno in patria.
Inoltre in quei momenti mi sono trovato a pensare come loro siano cresciuti nel corso di questo progetto.
Inizialmente avevano molti limiti che, pian piano col tempo, sono andati a diminuire sempre più.

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Ho anche svolto un evento con Aegee Bucarest come motivatore per le nuove leve. Quella sera ho rubato la bandiera e ho avuto la possibilità di farmi una chiacchierata di arrivederci ai ragazzi di qui.

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Seguendo i passi della cronologia di facebook inoltre, una serata abbiamo preparato la pizza, con prodotti rumeni. E’ uscita buona, ma il forno non ha resistito alla meraviglia che si cuoceva nel suo interno, così non l’ha cotta bene.

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Il giorno dopo, siamo usciti con gli organizzatori del progetto, per una bevuta, pagata dal coordinatore. Ovviamente eravamo tutti sbronzi e ci siamo salutati per l’ultima volta.

Una volta andati via i miei compagni di viaggio, tramite couchsurfing, ne sono arrivati altri. Dei ragazzi erasmus da Cluj, che mi hanno invitato ad andare con loro a fare un giro per la costa della Romania. Ho accettato subito, infischiandomene del fatto di non avere una lira ( da un punto di vista economico, davvero una brutta scelta :P).

Gli ho portati a fare un giro per Bucarest e gli ho introdotto la storia della città.

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Dopo un giorno e mezzo passati qui, ci siamo spostati in autostop sino a Vama Veche.

Dovete sapere che il 1° Maggio quest’anno era molto particolare, infatti in Romania rappresentava 3 eventi particolari: La pasqua, il giorno dei lavoratori e il primo giorno d’estate.

Con questo spirito, persone da tutta la Romania, si riuniscono a Vama Veche, una cittadina situata in costa, per bere e festeggiare in spiaggia.
Una cosa incredibile e molto divertente.
Li ho conosciuto altri erasmus provenienti da Cluj e mi sono ritrovato ad incontrare la maggior parte delle persone conosciute durante questo progetto.

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Dopo questo festival, ci siamo spostati a Costanza. Li abbiamo trovato un host che ci ha portato al Sunwaves, il festival più atteso dell’anno a Costanza, praticamente un Rave party.

Li, mi è stato rubato il telefono in un modo che ancora ricordo: ero in spiaggia per rilassarmi un attimo da tutto quel rumore, quando all’improvviso sbuca un tizio che mi accusa di aver rubato un telefono al festival.
Ovviamente io gli rispondo di non aver fatto nulla, alchè lui mi dice “devo controllare” quando si sta per avvicinare gli dico ” io ho solo il mio telefono” e gliel’ho mostrato ( mossa stupida). Dopo avermi detto ” va bene”, mi prende il telefono dalle mani e mi da’ uno spintone.
In quel momento non sapevo come reagire, solo ho iniziato ad inseguirlo gridando a squarciagola in cerca di aiuto.
L’ho perso di vista quando, arrivato in strada con un sacco di gente, finalmente un gruppo di ragazzi turchi mi soccorre, ma sfortunatamente lo perdiamo di vista in mezzo alla gente.
Ancora oggi mi immagino la sua faccia mentre mi da uno spintone. Sono stato fortunato che mi abbia preso il telefono e non il portafoglio o che non avesse un coltello o altro.
La cosa che mi spaventa è chiedermi che sarebbe successo in quell’occasione.

Ovviamente ho bloccato il telefono e tutto, ma sapete quanto è seccante doverne comprare uno nuovo.

Dopo Costanza, di cui ho un brutto ricordo, ci siamo spostati a Tulcea. Qui abbiamo dormito in una barca e fatto il giro dell’inizio del delta del Danubio con la stessa.
Purtroppo abbiamo scoperto dopo che per vedere il punto più bello e conosciuto dello stesso, bisognava spendere 30€ a testa, ecco perchè non siamo andati.

Dopo Tulcea, ci siamo mossi di nuovo a Costanza e dormito li.
Il giorno dopo ho preso un blablacar che mi ha portato di nuovo a Bucharest.

Dopo un giorno di riposo, sono venuti di nuovo gli erasmus di Cluj a dormire a casa e il giorno dopo, ho preso un altro blablacar per andare all’evento organizzato da Aegee Cluj Napoca.

Arrivato li con il blablacar, dopo aver scoperto che la stessa driver era un organizzatrice, abbiamo iniziato l’evento.

L’evento è stato organizzato da un progetto presente in Aegee, di cui fa parte anche un mio amico di Cagliari.

Molto interessante e con gente molto vivace e coinvolta. Li ho potuto incontrare di nuovo vecchi amici da eventi precedenti e bere assieme ancora una volta.

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Dopo l’evento, sono tornato a Bucarest in autostop, o per lo meno sino a Brasov. Da li ho preso un blablacar.
Anche in questa occasione ho avuto episodi molto molto particolari.

Oggi, 12 maggio, sto finendo di preparare le ultime cose per iniziare il mio ritorno in patria.

Domani: BERGAMO – VERONA per “All Eu needs is Love”

 

NWM Malta Aprile 2016

Sono tornato dalla “vacanza” a Malta.
Un viaggio molto piacevole, in un isola calda e tranquilla, che per un momento mi ha fatto sentire a casa.

Tutto è iniziato il 29 marzo. Il piano? Bucharest-Bergamo.
A mezza mattina ero già in Italia, ricco di aspettative, ma con una voglia estrema di Spritz e Pizza.
Vi lascio quindi indovinare come ho fatto colazione. Eh si, due bei pezzi di pizza accompagnati da una coca cola ( perchè per pizza wurstel+patatine e coca cola non si cresce mai).

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Ho conosciuto un paio di persone arrivando a Città Alta, che mi hanno consigliato calorosamente Piazza Vecchia ( nonostante ci fossi già stato un paio di volte), dove sono andato ( più che altro per cortesia visto che uno di loro mi ci ha accompagnato).

Organizzato l’incontro con gli amici bergamaschi di Aegee, mi sono sdraiato sull’erba nel letto verde vicino a Largo Colle Aperto.

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Dopo aver finito di riposare, ho incontrato gli altri per uno Spritz e iniziare assieme la più bella tradizione che hanno al nord: L’Aperitivo.

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Dopo la partita e la cena, sono andato a casa di una ragazza con la quale sarei andato il giorno dopo a prendere il volo per Malta.

Il giorno dopo, sono arrivato in anticipo all’aeroporto per incontrare un carissimo amico, Stefano, uno dei primi a credere in me e figura da ammirare.
Caffè veloce e chiacchierata poi volo per Malta.

Una volta arrivato sull’isola, insieme agli altri partecipanti, ho preso il bus che mi avrebbe portato a Sliema.
Ora, non so’ quanti di voi sono informati sui trasporti pubblici di Malta, ma la verità è che sono orribili, non per la qualità, ma per il fatto che ad esempio i bus, chiamati X, passano ogni ora. Fortunatamente ho acchiappato quello che stava partendo nonostante ci abbia messo 45 minuti per arrivare a destinazione.

Non parlerò della guida dei bus perchè anche quella è allucinante. Ti sballottano talmente tanto che ti trasformi in un uovo strapazzato.

Arrivato a Sliema, sono andato all’ostello, dove ho incontrato il mio compatriota Fabio.
Abbiamo pranzato e subito è partita l’esplorazione dell’isola.
Il primo giorno era stupendo: caldo, sole, mare tranquillo e un filo di vento giusto per rinfrescarti nel momento del bisogno.

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Il primo giorno effettivo dell’evento, siamo andati all’ostello che ci avrebbe ospitato per il NWM, a Tarxien.
Zona molto più scarna di Sliema, ma piacevole da visitare.

Dopo aver sistemato le cose e aver pranzato, abbiamo preso il bus per visitare La Valletta, capitale di Malta.
Ora, citando tutti questi nomi, sembra che gli spostamenti nell’isola siano incredibili, e invece no.
L’isola in tutto è lunga 38 km e tutte le diverse “Cittadine” appaiono come dei quartieri, quindi camminando puoi tranquillamente cambiare città senza accorgertene.

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Dopo il City tour in centro, siamo tornati all’ostello per delle docce e li abbiamo svolto la cerimonia di apertura con tanto di ice breaking games.
Durante la presentazione c’è stata portata la cena sotto forma di appetizer, con tanto di cibi tipici e non, cosa che ho apprezzato.

Di notte siamo andati con il bus privato a PaceVille, nota zona di locali di Malta, centro della movida notturna.
Li abbiamo ballato e ci sono stati offerti parecchi drinks e shots dagli organizzatori.

Passiamo al giorno 2:
Premetto che un NWM è un evento relativamente serio, certo, dà l’occasione di rivedere amici da tutta italia etc, ma è un evento dedicato all’accrescimento delle competenze dei board member o di chi ha voglia di imparare a crescere in ambito di AEGEE.
Detto ciò, la giornata è stata dedicata ai Workshop come Event management, Erasmus Plus, Action Agenda etc.

La sera abbiamo fatto la Mdina Ghost Hunt.
Mdina è molto nota per i fan di Game of Thrones visto che molte scene sono state girate proprio qui, più nel dettaglio a Silent City.
Non vi sto a specificare perchè questa particolare cittadina si chiama così, ma sostanzialmente perchè c’è un silenzio tombale.

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Il terzo giorno prevedeva altri workshop e di notte European night.
Per me l’occasione giusta per assaporare di nuovo dei sapori che non provavo da mesi e per far uscire il lato ignorante italiano.
La notte, dopo aver rubato la bandiera, abbiamo fatto fare delle prove ai membri di Malta, facendo colorare di rosa i capelli dei maschi e facendo bere uno shot da un preservativo alle donne ( ve lo racconto solo perchè divertente immaginarsi la scena).

L’ultimo giorno d’evento, abbiamo fatto gli ultimi workshop e le evaluations.
Dopo un pranzo abbondante, alcuni sono andati al mare, altri si sono spostati di ostello.
Nel mio caso sono tornato a Sliema, dove un amico ci ha ospitati.
La sera ci siamo incontrati con tutti e abbiamo mangiato e bevuto assieme, ma una seratina molto easy.


Il giorno dopo, andato con Fabio a prendere souvenir, ci siamo salutati e con i restanti siamo andati a prendere il sole.
La sera, drink leggero sotto il sole in un localino a Paceville, per una domenica all’insegna del relax.

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Il giorno dopo, ho preparato tutto e ho preso i due voli che mi hanno riportato a Bucharest.
Qui incredibilmente, c’era più caldo che a Malta, dove un inaspettata temperatura di 25° mi aspettava.
La primavera qui ha colpito in pieno e ora è tutto incredibilmente colorato.

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Ora ho terminato gli argomenti, ma aspetto con impazienta il Pre evento di Aegee Verona e la mitica Agora Bergamo.
Al prossimo Blog!!

Chi non muore si rivede

Come dice il titolo appunto, non sono ancora morto, solo sono stato abbastanza pigro da lasciar passare i giorni senza rendermi conto che non aggiornavo più il blog!

Ebbene, cos’è successo in questo mese?!

Dopo aver fatto il Mid-Term, è arrivato marzo e qui in Romania, come anche in alcuni paesi vicini come la Bulgaria, si festeggia il “Martisor”, una festa tradizionale che celebra la primavera il 1° marzo.
Durante questa festa si regalano dei piccoli oggetti o amuleti, che possono rappresentare fiori, animali, etc, legati ad un braccialetto bianco e rosso.
Ovviamente anche io ho ricevuto la mia dose di braccialetti come buon augurio.

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Non vi racconterò tutte le feste a cui sono andato perchè non c’è molto da raccontare, ma solo quegli episodi che si possono definire “Uscite tra amici” che sono state più rilevanti per qualche motivo.

La prima, in ordine di tempo, è stata una serata organizzata dall’Istituto di Cultura Italiana a Bucharest.
La festa era a tema di carnevale. Qui a Bucharest ho notato che il carnevale non si festeggia propriamente come facciamo noi in Italia, ecco perchè questa festicciola ha catturato la mia attenzione.
Abbiamo assistito ad uno spettacolo comico, sviluppato da Ciccio Clown, e uno spettacolo di Bolle di sapone.
Dopo queste esibizioni, non male entrambe, abbiamo potuto mangiare gratuitamente i tipici dolci italiani carnevaleschi come “Chiacchiere”, “Zeppole”, etc.

La seconda è quando sono andato a vedere Alexandra Stan dal vivo.
Voi direte stigazzi ( magari anche per il resto), ma non capita tutti i giorni secondo me di vedere un artista di tale rilevanza gratuitamente in un locale ( tra l’altro lei senza reggiseno, ma questi sono dettagli).
Un concerto niente male che mi ha fatto apprezzare quest’artista rumena ancora di più, e si, Alexandra Stan è rumena.
Vorrei allegare qualche video, ma non riesco a farlo perchè sono un incompetente informatico.

 

L’ultima festa di cui parlerò si è svolta ieri nel nostro appartamento.
Abbiamo organizzato un Hippie Party per il compleanno della nostra coinquilina spagnola, decorando la casa e preparando cibi e sangria. Non c’era tanta gente, ma l’atmosfera non è male.
E’ andata abbastanza bene, non contando che oggi c’è da ripulire tutto.

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Altre novità è che mi sono iscritto in palestra.
Si, su di me non ha tanto effetto, ma chissene, è per tenermi impegnato e perchè è una bella palestra che pago solo 17€ al mese.

Inoltre abbiamo iniziato e terminato il traning su come compilare un modulo per poter organizzare un Erasmus Plus, in maniera più specifica un Youth Echange.

La primavera è alle porte e nei parchi si possono già vedere alcuni alberi pieni di fiori, questo credo sarà un bel periodo da vivere, se non nevica random come ieri sera.

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Prossima avventura: MALTA 😀

 

 

Può succedere di tutto

Eh già,
Può succedere di tutto.

Alla fine non sono mai andato in Ucraina per via del passaggio offerto da blablacar.
Il tizio infatti, oltre ad avermi aumentato il prezzo presentato nel sito e, nonostante abbia accettato comunque per poter visitare il paese, non si è mai presentato.

Quindi ho passato la settimana Bucharest, dedicandomi a scoprirla, con dei ragazzi macedoni anche loro in EVS.

Ospitando amici e lavorando nell’orfanotrofio, il tempo è passato.

Inoltre ho partecipato, per alcune serate, ad un scambio culturale qui a Bucharest, presentando il progetto EVS ai partecipanti.

Il 21 siamo partiti alla volta del Mid-Term, ultimo training course fornito dal progetto EVS per valutare quello che abbiamo imparato e iniziare a dare uno sguardo alla vita dopo il servizio di volontariato.

E’ stata ancora una volta una bella esperienza piena di riflessioni e divertimento.

Successivamente, oggi, abbiamo visitato Sinaia con i miei coinquilini.
Una cittadina molto bella che merita una visita.

L’attrazione principale è il castello, davvero magnificente e pieno di ambienti con tanti temi differenti. Uno dei palazzi più belli della Romania per la popolazione stessa.

Inoltre abbiamo raggiunto Sinaia, da Busteni, tramite autostop.
L’ultima volta era stato orribile, ma mi sono reso conto di quanti soldi in meno e quanto divertimento in più, avrei potuto avere facendolo più spesso.

Ho comprato i biglietti per Malta, che a breve si aggiungerà alla mia collezione di paesi.

Come al solito, qualche foto di contorno per alleggerire tutte queste parole.12767251_10207513782875651_159678043_n12769380_10207513783835675_189120126_n12769485_10207513782795649_351216959_n12769590_10207513782555643_1703644065_n12782075_10207513782995654_1815351132_n12784195_10207513782915652_552178692_n12784283_10207513782355638_843124846_n12788035_10207513782715647_1866917133_n

Nuova Esperienza: Kyiv!

Eh si!

Visto il cambio di programma deciso dal progetto EVS, ci è stata data una settimana libera, questa prima di inizio febbraio.

Stavo guardando i classici siti come blablacar, ryanair e wizzair per vedere quale sarebbe stato il prossimo viaggio, e nel primo sito citato, ho visto una buona offerta per arrivare a Kyiv.

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Non c’è voluto molto perchè fossi convinto di voler andare in Ucraina completamente a caso.

L’unico problema è che qui può succedere che i prezzi trascritti su alcuni siti, come ad esempio blablacar, non combacino con i prezzi finali.
Infatti il ragazzo che ho contattato per arrivare in Ucraina è arrivato a chiedermi il doppio rispetto all’offerta del sito e un viaggio che sembrava economico, lo è diventato molto meno.

Ma che volete farci, ho solo questa esperienza per viaggiare in questa zona dell’Europa e ogni lasciata è persa.
Inoltre l’Ucraina non è facilmente visitabile dalla Sardegna o per lo meno non così economica da raggiungere. Parliamo di 70€ andata e ritorno.

Quindi il programma sarà partire domani e tornare lunedì prossimo. Il viaggio in macchina sarà parecchio lungo, ma sarà un occasione per vedere via macchina i paesaggi rumeni e ucraini.

In questi giorni ripensavo ai viaggi che ho fatto e nonostante il numero di paesi che ho visitato, non sono abbastanza.
Infondo visitare una città ogni tanto non è proprio conoscere il paese, sopratutto se si parla di capitali.
Ho iniziato a capirlo venendo a vivere qui a Bucharest, ed è un pensiero che si è sviluppato molto di più con il viaggio per i Balcani, dove alla fine, si può dire che anche li ho avuto possibilità di vedere solo le capitali di questi paesi.

Comunque tornando al progetto EVS, dalla settimana prossima andremo a lavorare negli orfanotrofi, con gli stessi metodi usati fino ad ora, e inoltre ci daranno un ufficio dove potremo lavorare su un nostro progetto di Erasmus plus, quindi, supervisionati da qualcuno, faremo europrogettazione, creando un progetto che alla fine dell’EVS, potremo presentare e realizzare nelle nostre città natali o qui a Bucharest…o per lo meno questo è ciò che ho capito.

Inoltre a fine mese andremo al Mid Term, training di metà percorso nella quale analizzeremo in maniera più critica l’andamento dell’EVS, ma per me sarà un Erasmus plus dove potrò rivedere amici, imparare e divertirmi con persone nel nostro stesso contesto sociale.

Bulgaria e ritorno a casa

Il giorno dopo, sono partito alla volta di Bansko, grazie ad alcuni amici che mi hanno portato in macchina. La cittadina è in Bulgaria ed è estremamente conosciuta in tutti i balcani come zona sciistica. La sua pista principale prende il nome da Alberto Tomba, il noto sciatore italiano.

Varcato il confine bulgaro, abbiamo dovuto viaggiare abbastanza prima di trovare qualche cittadina. La povertà degli edifici comunica una lunga storia comunista alle spalle, come molte città nei balcani.

Siamo riusciti a trovare un offerta con la quale abbiamo confermato un hotel a 4 stelle con tanto di piscina, spa, cucina etc a soli 15€ nel centro della città.

Per arrivare da Skopje a Bansko, senza sapere la strada, abbiamo impegato buona parte della giornata, arrivando in tempo solo per un quarto d’ora in sauna e iniziare a bere per fare serata.

Il giorno dopo abbiamo visitato l’impianto sciistico e fatto un giro per la città scoprendo di essere gli unici italiani in città secondo le stime dei buttadentro della città.

La sera abbiamo ripetuto l’itinerario notturno del giorno precedente passando per l’Oxigen e per il Johnny K. Due locali abbastanza pieni di gente e buona musica.

Il giorno della partenza da Bansko, abbiamo svuotato la stanza verso mezzogiorno e siamo andati a finire le ultime cose.

Salutati gli amici, ho preso il bus da Bansko a Sofia, pagato 7€, della durata di circa 3 ore.
Arrivato a Sofia, sono andato a mangiare un boccone e alcuni amici mi hanno raggiunto al McDonald, uno dei posti universali dove trovare wifi.

Dopo una birra veloce, siamo andati a poggiare il mio bagaglio e dopo al Terminal 1, locale di genere Hipster/rock con gruppi dal vivo e una bella atmosfera, con prezzi non troppo alti, infatti la birra più economica da 0.5l viene circa 1.5€.

Il 17 gennaio, è stato l’ultimo giorno a Sofia. Con una sveglia tarda, sono andato a visitare la città facendo classiche foto da repertorio, ma visitando solo il centro storico.
Sardika, il centro, è raggiungibile dalle metro principali, ed è pieno di edifici storici, chiese ed è presente la strada più conosciuta, quella dove tutti vanno a fare shopping, con i locali più fancy.

Inoltre ho potuto visitare anche la cattedrale più mainstream di Sofia, Alexander Nexsky.
Il mio tour è stato povero di informazioni dato che l’ho fatto da solo e, una volta terminato il giro del centro, mi sono fermato in un bar, vicino al mio classico Mcdonald, per rivedere il blog e prendere un tè caldo.

Una volta finito, sono tornato a casa del mio host, dove abbiamo mangiato e bevuto, riscaldandoci prima del viaggio.

La città purtroppo non era ben curata per neve e altro, quindi, una volta preso il bus, mi sono ritrovato con i piedi completamente bagnati.
Questo sfortunatamente, durante il ritorno, mi ha causato la febbre.

Ora sono guarito e pronto e riprendere il flusso degli eventi qui a Bucharest!

Skopje e Mavrovo

Arrivato a Skopje, sono stato accolto dal mio host, Adrian, che mi aspettava da 3 ore li, e sono stato portato a casa sua a poggiare il bagaglio. Dopo siamo andati in cerca di un locale e abbiamo preso una birra di produzione locale.
Nel bar non c’era molta gente, quindi abbiamo deciso di fare un giro per la città di notte.
Skopje è molto diversa da come me l’aspettavo. Il centro città è molto grande bello da vedere.
Li troverete la statua più grande d’Europa.
Inoltre un altro posto da vedere a Skopje è sicuramente il Gran Bazar, dove potrete trovare di tutto e anche molti locali.

Il 5 Gennaio, svegliato alle ore 13, abbiamo mangiato qualcosa e siamo usciti a prendere un caffè.
Dopo il caffè siamo andati a prenderci un hamburger, molto buono ed estremamente grande, e dopo un altro riposino pomeridiano.
La sera siamo andati a fumare un narghilea in uno dei posti più in voga durante l’estate. Ovviamente essendo inverno il locale era quasi vuoto.
Andati allo Shanti Hostel, abbiamo incontrato gli organizzatori dell’evento e un partecipante.
Inoltre questa notte, si festeggia il capodanno ortodosso, quindi in ogni strada e vicinato, le famiglie festeggiano assieme l’avvenire del natale allestendo un falo’ e un banchetto con roba da mangiare e da bere. La festa prevedere anche balli tradizionali attorno al fuoco e finisce relativamente presto.

Il giorno successivo, da tradizione, al canto del gallo, i bambini del quartiere si riuniscono per cantare davanti alle case una canzone tradizionale chiedendo soldi, cibo o comunque un dono. Noi ci siamo svegliati tardi quindi non c’è stato possibile fare il regalo ai bambini. Ci siamo incontrati con gli altri organizzatori e partecipanti per uscire e abbiamo festeggiato la seconda parte del natale ortodosso.

In questa parte, viene preparata una grande cena e cucinato un pezzo di pane con all’interno una moneta. Il pane in seguito viene diviso tra coloro che hanno preso parte alla cena, solitamente in famiglia, e chiunque trovi la moneta, sarà fortunato per tutto l’anno.

Il giorno dopo è stato quello dell’inizio dell’evento.

La mattina abbiamo giocato a calcetto con il nostro host e un paio di suoi amici.
Sembrava una partita stereotipata italiana, pieno di falli, insulti e doganate da giocatore che anche Cristiano Ronaldo si sarebbe vergognato a giocare così.
Dopo la partita e una volta pranzato, abbiamo preparato le valigie.
La famiglia che ha ospitato me e un altro ragazzo italiano per quei giorni, è caduta in lacrime.
Quella famiglia che ci ha offerto tanta ospitalità e cordialità, mi ha fatto ricordare le prime esperienze in AEGEE e primi addii che ho dato nella mia vita senza sapere se avrei rivisto una persona o no.
Ormai ci ho fatto il callo in questi anni, ma molte volte mi capita di essere triste nei riguardi di persone con cui davvero ho creato un legame e che probabilmente non rivedrò molto presto.

Una volta iniziato l’evento abbiamo avuto un po’ di tempo per conoscerci tra noi, salutare i vecchi amici e farci una doccia.
Dopo siamo andati a cena in una Kafana, una tipica locanda trovabile in molti paesi balcanici, e dopo cena, sono tornato in ostello viste le mie condizioni non buone.
Il giorno dopo abbiamo fatto il City tour. Tra le altre cose, una delle curiosità è che Skopje è cambiata tantissimo nell’arco di pochi anni, infatti l’attuale Skopje è completamente diversa alla Skopje del 2007.

Questo è dovuto ad un progetto culturale avviato dalla città per creare sculture e altro che arricchisse il patrimonio della città.
Con questa iniziativa è stata creata la Statua di Alexander the Great, la piazza principale, ricostruiti diversi ponti, nuovi edifici etc, arrivando ad un totale di 600 milioni di euro.

La sera abbiamo assistito ad un workshop sulle danze tipiche e la sera abbiamo fatto il Bar Crawl, finendo a ballare in un club.

Il giorno successivo siamo andati a Mavrovo, una delle località sciistiche più conosciute della Macedonia.
Sfortunatamente non era presente neve per via del tempo, quindi abbiamo partecipato al piano alternativo.

Il primo giorno siamo andati al Matka Canyon.
Questo è uno dei canyon con una delle caverne più profonde d’Europa. Il canyon ora presenta una grande diga che trattiene l’acqua e la depura. Qui ci siamo mossi con una sorta di barchetta a motore. All’inizio sembrava molto instabile, poi dopo un po’ abbiamo preso confidenza.

Da qui siamo arrivati a Movrovo e ci siamo sistemati. Il posto non era un granchè, ma per tre giorni ci si è arrangiati.

Il giorno dopo, come vi ho già anticipato, non c’era neve e siamo andati a visitare il monastero di St. Bogorski. Lo stesso giorno abbiamo avuto un workshop sulle tradizioni macedoni e l’european night dov’è successo, come al solito, quasi di tutto.

L’ultimo giorno siamo andati all’impianto sciistico per godere della vista che si ha da quel punto della città.
Li abbiamo preso la funivia. Ero incredibilmente spaventato perchè, oltre ad essere la prima volta a prendere la funivia, mi sono trovato in Macedonia a fare la prima esperienza. Il traviccolo non sembrava molto sicuro, ma fortunatamente sono ancora qui.
Saliti, abbiamo goduto di una bellissima vista, nonostante il freddo e il vento.
La sera è stata pressochè free time e la notte abbiamo letto la gossip box. Durante la lettura è iniziata a mancare la corrente, cosa che ha tardato molto il programma, ma alla fine, siamo riusciti ad andare al locale, dove è mancata la corrente 20 minuti prima di andar via.

Ora scrivo queste righe da Skopje, dopo aver preso un minibus con problemi al motore da Movrovo.

Ora il programma è ancora incerto sul da farsi. Oggi dovrebbe esserci un party poiché domani dovrebbe essere il “vecchio nuovo anno”.

Infine dopo aver bevuto svariati shot di Rakjia, un alcolico molto diffuso nei balcani, siamo andati in diversi club a spendere la notte.
Il migliore rimane quello con musica dal vivo nel Gran Bazar, dove l’atmosfera è sempre molto attiva.

Siamo andati in un locale di musica latina e li abbiamo conosciuto un paio di ragazze che ci hanno portato in un locale la vicino per finire la serata.

Serbia

Sono arrivato a Belgrado intorno a mezzanotte, correndo in mezzo alla nebbia.
Arrivato a casa di Isidora, la ragazza che li mi avrebbe ospitato, ho poggiato le cose e in mezzora un gruppo di partecipanti è arrivato e abbiamo chiacchierato fino alle 4 del mattino.

L’evento è iniziato il 29, dopo che ho speso un giorno per arrivare a Belgrado.
Un sacco di attività, magari non realizzate al massimo, ma comunque un esperienza divertente.
E’ stato il primo capodanno fuori Sardegna.

Tra le diverse attività, durante l’evento, siamo andati al museo di Nikola Tesla, un museo piccolo ma interessante da visitare.
Escape room, altra attività ricca di interesse e che a me piace molto, ma non ben organizzata.
European night, la prima per me con doppia nazionalità. Infatti ho aiutato ad allestire il banchetto italiano e quello rumeno.
Il free walking tour, attività che non è parte dell’ambito Aegee, ma l’organizzazione l’ha coinvolta in un modo molto goffo.

L’ultimo dell’anno, come dicevo prima, è stato il primo via da casa, e l’abbiamo festeggiato in una sorta di locale molto grande con tavolini nel pian terreno e un prive, in cima alle scale, solo per noi.

Mi sono alzato e ora è tutto coperto di neve. E’ il 3 gennaio e l’evento è terminato ieri.
Un evento bellino, ma sfortunatamente il gruppo e l’organizzazione non erano il massimo. Ovviamente ho ottenuto ciò che volevo, capire un po’ il contesto balcanico e valutare un po’ di differenze con la Romania.

La prima cosa che ho potuto osservare è che da nessuna parte è possibile cambiare i Lei in Dinari, quindi chiunque passi dalla Romania alla Serbia, deve cercare di ottenere euro.
Il cambio è di 120 Dinari per 1€ e pressochè il livello della vita è molto economico.
Una birra ad esempio costa, in un locale, dai 140 ai 190 Dinari per una 0.5 L ( parliamo di meno di 2€ in ogni evenienza).

La lingua serba può utilizzare due alfabeti, quello latino e quello cirillico. Il serbo, avendo solo certe differenze, è molto simile a croato, sloveno, macedone etc.
Ovviamente questo avviene perchè prima, tutti questi paesi, facevano parte della Jugoslavia.
Inoltre, parlando con alcuni organizzatori, mi è stato detto che per i serbi è abbastanza facile imparare il russo, poiché oltre ad utilizzare l’alfabeto cirillico, ha molte parole simili, ad esempio il rapporto sarebbe come imparare il Rumeno per un italiano.

La città inoltre presenta caratteristiche moderne e molto antiche. In città ad esempio sono presenti molti ruderi di palazzi bombardati durante il periodo della guerra e mai distrutti completamente o ricostruiti.

A Belgrado, oltre al centro città e ai classici mercatini di natale, è possibile visitare tante attrazioni come il parco antico, da dove si può osservare la statua del vincitore e i due fiumi che si uniscono nel Danubio.

Per uscire a Belgrado, la cosa più tipica che si può trovare è la “Kafana”. Questo è un locale dove si può ballare, mangiare e bere. Originariamente questo posto, era il ritrovo, secondo storie locali, della mafia. E’ proprio per questo motivo che nella maggior parte delle Kafane, o per lo meno quelle a tema italiano, troverete tovaglie rosse e bianche, tipico stereotipo dei ristoranti italiani di una volta.

Il 4 mattina, dopo aver speso il tempo in ostello informandomi sul come viaggiare, ho cucinato un pranzetto veloce all’ostello e sono andato a prendere il pullman aiutato da uno degli organizzatori dell’evento, Vasil.
Arrivato alla stazione dei bus e comprato il biglietto, sono iniziati i problemi, come all’andata.

A quanto pare l’autista, non mi voleva far salire perchè ero l’unico straniero a bordo e ha dato precedenza ai cittadini locali.
Aiutato dalle guardie della stazione, sono riuscito a salire dopo 35 minuti di attesa e siamo partiti. Il percorso è durato 8 ore, con 6 ore previste. Fortunatamente, Monika, una ragazza dell’organizzazione dell’evento a Skopje, era nel mio stesso bus, quindi abbiamo speso il tempo assieme parlando del più e del meno.

Arad e Timisoara

La mattina seguente ho passeggiato per il centro storico di Arad con tanto di mercatino di natale, parco e city Hall. L’unico problema è stato avere tutti i bagagli appresso.

Andando a prendere il treno nella stazione di Arad, ho conosciuto una ragazza rumena, anche lei nel campo del volontariato per un’associazione locale, che mi accompagnato nel tragitto.
Il costo del biglietto da Arad a Timisoara è stato di 7 lei, per chi un giorno ne avesse bisogno.

In poco più di un ora/ un ora e mezza, ero a Timisoara.
Li, il mio “anfitrione” mi aspettava alla stazione. Una persona squisita.
E’ lo spirito dell’autentica romania al 100%, gentile, educato e accogliente.
Lui, assieme alla ragazza, mi hanno accompagnato a vedere il centro.
Lui, con la ragazza, mi hanno mostrato la città e il mercatino di natale. C’era molta nebbia e non abbiamo potuto vedere granchè, quindi mi hanno portato a giocare a biliardo.

Quando siamo tornati a casa sua, mi ha offerto un pasto che poteva essere tranquillamente un cenone di natale.
Una volta tornati, non mi ci è voluto tanto per addormentarmi..ero sfinito a causa del viaggio.

Dopo una doccia veloce, il mattino seguente, siamo andati in centro a fare un paio di commissioni e a farci una passeggiata nel mercatino di natale senza tutta la nebbia del giorno prima.
Li abbiamo mangiato una bisteccona di maiale con tanto di funghi come contorno.
Dopo aver accompagnato l’amico ospitante a tagliarsi i capelli, mi sono preparato per prendere il minibus che avrebbe dovuto portarmi a Belgrado. Il meeting era previsto per le 16.

Alle 19:20 il bus non si era ancora visto. Dopo ripetute chiamate siamo riusciti a stabilire il motivo del ritardo e che il bus passerà alle 9.
Infine, il bus è passato veramente.
Il mio host è stato incredibilmente gentile, nonostante avesse altro da fare, ha fatto di tutto per aiutarmi. Inoltre mi ha comprato anche dei souvenir di Timisoara prima di lasciare la città in modo che ricordassi l’esperienza.

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GIORNO 0

“Premessa:
Ho scritto queste righe ieri notte alle 3 del mattino dopo 2 litri di birra..qualsiasi cazzata è pienamente fondata”

Giornata all’insegna del viaggio, da Bucharest ad Arad, passando da Sibiu.
Il viaggio ha previsto più di 9 ore e 500 km per arrivare sino a qui, e domani mi preparerò ad attraversare due paesi, Romania e Serbia.

Oggi, dopo essere andato al Politechnica per il meeting con il blablacar, sono arrivato a Sibiu, nell’arco di circa 3 ore, con un guidatore che era l’esempio medio del guidatore medio rumeno, un velocista disattento che vuole fare concorrenza a schumacher ma ha l’attenzione di un bradipo in coma etilico, e lì ho avuto il tempo solo di vedere velocemente la piazza.
Il silenzio era tale nel centro di Sibiu che mi vergognavo a far strisciare la valigia con le ruote per terra talmente faceva rumore.
La città di Sibiu ha un interesse storico e culturale incredibile. E’ la prima città ad aver avuto una farmacia, un museo, un’ università e altri primi edifici in tutta la Romania, senza contare che nel 2007 è stata capitale della cultura assieme a Lussemburgo.

Arrivato ad Arad, nella stazione sbagliata e dopo aver attraversato più di un ora e mezza di nebbia, sono stato accolto da dei ragazzi in EVS come me nel dormitorio generale. Li, nella cucina, abbiamo bevuto e parlato del più e del meno.

La giornata è stata corta da raccontare, ma molto lunga da vivere.
Domani Arad e Timisoara. Pronti per il giorno 1!!