Skopje e Mavrovo

Arrivato a Skopje, sono stato accolto dal mio host, Adrian, che mi aspettava da 3 ore li, e sono stato portato a casa sua a poggiare il bagaglio. Dopo siamo andati in cerca di un locale e abbiamo preso una birra di produzione locale.
Nel bar non c’era molta gente, quindi abbiamo deciso di fare un giro per la città di notte.
Skopje è molto diversa da come me l’aspettavo. Il centro città è molto grande bello da vedere.
Li troverete la statua più grande d’Europa.
Inoltre un altro posto da vedere a Skopje è sicuramente il Gran Bazar, dove potrete trovare di tutto e anche molti locali.

Il 5 Gennaio, svegliato alle ore 13, abbiamo mangiato qualcosa e siamo usciti a prendere un caffè.
Dopo il caffè siamo andati a prenderci un hamburger, molto buono ed estremamente grande, e dopo un altro riposino pomeridiano.
La sera siamo andati a fumare un narghilea in uno dei posti più in voga durante l’estate. Ovviamente essendo inverno il locale era quasi vuoto.
Andati allo Shanti Hostel, abbiamo incontrato gli organizzatori dell’evento e un partecipante.
Inoltre questa notte, si festeggia il capodanno ortodosso, quindi in ogni strada e vicinato, le famiglie festeggiano assieme l’avvenire del natale allestendo un falo’ e un banchetto con roba da mangiare e da bere. La festa prevedere anche balli tradizionali attorno al fuoco e finisce relativamente presto.

Il giorno successivo, da tradizione, al canto del gallo, i bambini del quartiere si riuniscono per cantare davanti alle case una canzone tradizionale chiedendo soldi, cibo o comunque un dono. Noi ci siamo svegliati tardi quindi non c’è stato possibile fare il regalo ai bambini. Ci siamo incontrati con gli altri organizzatori e partecipanti per uscire e abbiamo festeggiato la seconda parte del natale ortodosso.

In questa parte, viene preparata una grande cena e cucinato un pezzo di pane con all’interno una moneta. Il pane in seguito viene diviso tra coloro che hanno preso parte alla cena, solitamente in famiglia, e chiunque trovi la moneta, sarà fortunato per tutto l’anno.

Il giorno dopo è stato quello dell’inizio dell’evento.

La mattina abbiamo giocato a calcetto con il nostro host e un paio di suoi amici.
Sembrava una partita stereotipata italiana, pieno di falli, insulti e doganate da giocatore che anche Cristiano Ronaldo si sarebbe vergognato a giocare così.
Dopo la partita e una volta pranzato, abbiamo preparato le valigie.
La famiglia che ha ospitato me e un altro ragazzo italiano per quei giorni, è caduta in lacrime.
Quella famiglia che ci ha offerto tanta ospitalità e cordialità, mi ha fatto ricordare le prime esperienze in AEGEE e primi addii che ho dato nella mia vita senza sapere se avrei rivisto una persona o no.
Ormai ci ho fatto il callo in questi anni, ma molte volte mi capita di essere triste nei riguardi di persone con cui davvero ho creato un legame e che probabilmente non rivedrò molto presto.

Una volta iniziato l’evento abbiamo avuto un po’ di tempo per conoscerci tra noi, salutare i vecchi amici e farci una doccia.
Dopo siamo andati a cena in una Kafana, una tipica locanda trovabile in molti paesi balcanici, e dopo cena, sono tornato in ostello viste le mie condizioni non buone.
Il giorno dopo abbiamo fatto il City tour. Tra le altre cose, una delle curiosità è che Skopje è cambiata tantissimo nell’arco di pochi anni, infatti l’attuale Skopje è completamente diversa alla Skopje del 2007.

Questo è dovuto ad un progetto culturale avviato dalla città per creare sculture e altro che arricchisse il patrimonio della città.
Con questa iniziativa è stata creata la Statua di Alexander the Great, la piazza principale, ricostruiti diversi ponti, nuovi edifici etc, arrivando ad un totale di 600 milioni di euro.

La sera abbiamo assistito ad un workshop sulle danze tipiche e la sera abbiamo fatto il Bar Crawl, finendo a ballare in un club.

Il giorno successivo siamo andati a Mavrovo, una delle località sciistiche più conosciute della Macedonia.
Sfortunatamente non era presente neve per via del tempo, quindi abbiamo partecipato al piano alternativo.

Il primo giorno siamo andati al Matka Canyon.
Questo è uno dei canyon con una delle caverne più profonde d’Europa. Il canyon ora presenta una grande diga che trattiene l’acqua e la depura. Qui ci siamo mossi con una sorta di barchetta a motore. All’inizio sembrava molto instabile, poi dopo un po’ abbiamo preso confidenza.

Da qui siamo arrivati a Movrovo e ci siamo sistemati. Il posto non era un granchè, ma per tre giorni ci si è arrangiati.

Il giorno dopo, come vi ho già anticipato, non c’era neve e siamo andati a visitare il monastero di St. Bogorski. Lo stesso giorno abbiamo avuto un workshop sulle tradizioni macedoni e l’european night dov’è successo, come al solito, quasi di tutto.

L’ultimo giorno siamo andati all’impianto sciistico per godere della vista che si ha da quel punto della città.
Li abbiamo preso la funivia. Ero incredibilmente spaventato perchè, oltre ad essere la prima volta a prendere la funivia, mi sono trovato in Macedonia a fare la prima esperienza. Il traviccolo non sembrava molto sicuro, ma fortunatamente sono ancora qui.
Saliti, abbiamo goduto di una bellissima vista, nonostante il freddo e il vento.
La sera è stata pressochè free time e la notte abbiamo letto la gossip box. Durante la lettura è iniziata a mancare la corrente, cosa che ha tardato molto il programma, ma alla fine, siamo riusciti ad andare al locale, dove è mancata la corrente 20 minuti prima di andar via.

Ora scrivo queste righe da Skopje, dopo aver preso un minibus con problemi al motore da Movrovo.

Ora il programma è ancora incerto sul da farsi. Oggi dovrebbe esserci un party poiché domani dovrebbe essere il “vecchio nuovo anno”.

Infine dopo aver bevuto svariati shot di Rakjia, un alcolico molto diffuso nei balcani, siamo andati in diversi club a spendere la notte.
Il migliore rimane quello con musica dal vivo nel Gran Bazar, dove l’atmosfera è sempre molto attiva.

Siamo andati in un locale di musica latina e li abbiamo conosciuto un paio di ragazze che ci hanno portato in un locale la vicino per finire la serata.

Un pensiero su “Skopje e Mavrovo

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