Serbia

Sono arrivato a Belgrado intorno a mezzanotte, correndo in mezzo alla nebbia.
Arrivato a casa di Isidora, la ragazza che li mi avrebbe ospitato, ho poggiato le cose e in mezzora un gruppo di partecipanti è arrivato e abbiamo chiacchierato fino alle 4 del mattino.

L’evento è iniziato il 29, dopo che ho speso un giorno per arrivare a Belgrado.
Un sacco di attività, magari non realizzate al massimo, ma comunque un esperienza divertente.
E’ stato il primo capodanno fuori Sardegna.

Tra le diverse attività, durante l’evento, siamo andati al museo di Nikola Tesla, un museo piccolo ma interessante da visitare.
Escape room, altra attività ricca di interesse e che a me piace molto, ma non ben organizzata.
European night, la prima per me con doppia nazionalità. Infatti ho aiutato ad allestire il banchetto italiano e quello rumeno.
Il free walking tour, attività che non è parte dell’ambito Aegee, ma l’organizzazione l’ha coinvolta in un modo molto goffo.

L’ultimo dell’anno, come dicevo prima, è stato il primo via da casa, e l’abbiamo festeggiato in una sorta di locale molto grande con tavolini nel pian terreno e un prive, in cima alle scale, solo per noi.

Mi sono alzato e ora è tutto coperto di neve. E’ il 3 gennaio e l’evento è terminato ieri.
Un evento bellino, ma sfortunatamente il gruppo e l’organizzazione non erano il massimo. Ovviamente ho ottenuto ciò che volevo, capire un po’ il contesto balcanico e valutare un po’ di differenze con la Romania.

La prima cosa che ho potuto osservare è che da nessuna parte è possibile cambiare i Lei in Dinari, quindi chiunque passi dalla Romania alla Serbia, deve cercare di ottenere euro.
Il cambio è di 120 Dinari per 1€ e pressochè il livello della vita è molto economico.
Una birra ad esempio costa, in un locale, dai 140 ai 190 Dinari per una 0.5 L ( parliamo di meno di 2€ in ogni evenienza).

La lingua serba può utilizzare due alfabeti, quello latino e quello cirillico. Il serbo, avendo solo certe differenze, è molto simile a croato, sloveno, macedone etc.
Ovviamente questo avviene perchè prima, tutti questi paesi, facevano parte della Jugoslavia.
Inoltre, parlando con alcuni organizzatori, mi è stato detto che per i serbi è abbastanza facile imparare il russo, poiché oltre ad utilizzare l’alfabeto cirillico, ha molte parole simili, ad esempio il rapporto sarebbe come imparare il Rumeno per un italiano.

La città inoltre presenta caratteristiche moderne e molto antiche. In città ad esempio sono presenti molti ruderi di palazzi bombardati durante il periodo della guerra e mai distrutti completamente o ricostruiti.

A Belgrado, oltre al centro città e ai classici mercatini di natale, è possibile visitare tante attrazioni come il parco antico, da dove si può osservare la statua del vincitore e i due fiumi che si uniscono nel Danubio.

Per uscire a Belgrado, la cosa più tipica che si può trovare è la “Kafana”. Questo è un locale dove si può ballare, mangiare e bere. Originariamente questo posto, era il ritrovo, secondo storie locali, della mafia. E’ proprio per questo motivo che nella maggior parte delle Kafane, o per lo meno quelle a tema italiano, troverete tovaglie rosse e bianche, tipico stereotipo dei ristoranti italiani di una volta.

Il 4 mattina, dopo aver speso il tempo in ostello informandomi sul come viaggiare, ho cucinato un pranzetto veloce all’ostello e sono andato a prendere il pullman aiutato da uno degli organizzatori dell’evento, Vasil.
Arrivato alla stazione dei bus e comprato il biglietto, sono iniziati i problemi, come all’andata.

A quanto pare l’autista, non mi voleva far salire perchè ero l’unico straniero a bordo e ha dato precedenza ai cittadini locali.
Aiutato dalle guardie della stazione, sono riuscito a salire dopo 35 minuti di attesa e siamo partiti. Il percorso è durato 8 ore, con 6 ore previste. Fortunatamente, Monika, una ragazza dell’organizzazione dell’evento a Skopje, era nel mio stesso bus, quindi abbiamo speso il tempo assieme parlando del più e del meno.

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